DIAGNOSTICA

Endoscopia nasale flessibile naso-laringea a fibre ottiche
L’endoscopia nasale con ottica flessibile permette lo studio approfondito ed accurato a carico delle cavità nasali, del rinofaringe, dell’orofaringe, dell’ipofaringe e della laringe. Con questa metodica è possibile raggiungere strutture anatomiche delle prime vie aerodigestive altrimenti non raggiungibili con le tecniche tradizionali. Inoltre l’ottica con telecamera permette di registrare le immagini video o fotografiche raccolte durante la visita. Tale tecnica puo’ essere applicata sia ad adulti che bambini, perché il diametro del fibroscopio flessibile risulta di pochi millimetri e quindi può essere utilizzato senza necessità di anestesia e senza fastidio per il paziente. La fibroscopia nasale rappresenta il gold standard per valutare l'ipertrofia adenoidea nel bambino e dare un'indicazione precisa per un eventuale intervento chirurgico di adenoidectomia.

Endoscopia auricolare
L'esame endoscopico auricolare viene eseguito con ottica rigida a 0 gradi e permette una corretta ed approfondita valutazione del condotto uditivo esterno e della membrana timpanica. Tale metodica è fondamenta per la valutazione di perforazione tipanica, presenza di colesteatoma, retrazione della membrana timpanica, atelettasia timpanica, tasche cicatriziali e timpanosclerosi. Solo una corretta diagnosi permette di eseguire successivamente un adeguato trattamento farmacologico o chirurgico. Inoltre l’ottica con telecamera permette di registrare le immagini video o fotografiche raccolte durante la visita.

Esame audiometrico tonale
E’ un test di misurazione della soglia uditiva, eseguito sia per via aerea che per via ossea con eventuale mascheramento controlaterale. Il suono viene trasmesso tramite cuffia o vibratore osseo.

Esame impedenzometrico
E’ un test composto da due differenti fasi. La prima è la misurazione della compliance timpanica, ottenuta mandando in successione una pressione positiva e negativa in modo da far spostare la membrana timpanica e da valutarne la sua funzione. La seconda fase serve a rilevare i riflessi stapediali sia ipsi che contro-lateralmente. Nell’insieme il test è fondamentale per individuare eventuali problemi a carico dell’orecchio medio per esempio in caso di otite catarrale o sospetta otosclerosi. Il test viene eseguito inserendo un tappino di gomma all’interno del condotto uditivo esterno in modo da ottenere una chiusura ermetica e poter iniziare la registrazione. Tale metodica può essere effettuata in adulti e bambini.

Prove vestibolari otocaloriche
E’ la tecnica necessaria per lo studio dei disturbi del sistema vestibolare, cioè delle sindromi vertiginose. Tale metodica studia il Nystagmo oculare, che è un movimento involontario degli occhi, espressione di patologia a carico del sistema vestibolare. Attraverso le prove vestibolari è possibile fare diagnosi delle vertigini che possono essere distinte in forme periferiche e centrali. Le patologie vertiginose periferiche piu’ frequenti di cui si puo’ fare diagnosi solo la labirintite e la canalolitiasi o otolitiasi. Quest’ultima è causata da spostamento di alcuni cristallini presenti nel labirinto posteriore del vestibolo e la guarigione consiste in una corretta diagnosi, con identificazione del lato e canale semicircolare coinvolto e successiva manovra liberatoria.

Prove allergiche cutanee
Il test allergometrico è uno strumento diagnostico indispensabile per identificare la presenza di allergie a pollini e/o polveri. Queste prove sono necessarie quando la storia clinica del paziente suggerisce la possibilita’ di un’allergia a pollini. Per esempio quando un paziente in primavera comincia a starnutire, a soffrire di rinorrea e lacrimazione, si può sospettare un’allergia a graminacee; ecco che in questo caso la prova allergologica (prick test) risulta fondamentale per una conferma diagnostica. Il test permette in soli 20 minuti di fare diagnosi di allergia.

Citologia nasale
La citologia nasale è un esame di facile e rapida esecuzione, che si esegue anche su bambini piccoli senza necessità di anestesia locale, e dà informazioni importanti nei casi dubbi. Infatti lo Specialista grazie all’introduzione dell’endoscopia nasale, flessibile e a fibre ottiche rigide, della TC e della RMN del massiccio facciale, del Prick Test e del RAST, possiede strumenti fondamentali per una corretta diagnosi, sempre corredata da una attenta anamnesi, tuttavia l’indagine citologica risulta uno strumento indispensabile per chiarire l’orientamento diagnostico. Grazie allo studio microscopico del secreto nasale è possibile differenziare le diverse tipologie di riniti (vasomotorie, infiammatorie, virali, batteriche e micotiche) e seguirne l’andamento nel tempo, monitorando l’efficacia della terapia farmacologica. Le riniti vasomotorie, in particolare, possono essere classificate in due grandi famiglie: la rinite allergica, perenne e stagionale o intermittente e persistente, e le forme non allergiche. Tra queste ultime possiamo distinguere una rinite con granulociti neutrofili NARNE (Non-Allergic Rhinitis with Neutrophils), una rinite con granulociti eosinofili NARES (Non-Allergic Rhinitis with Eosinophils), un forma con mastociti NARMA (Non-Allergic Rhinitis with Mast cells) ed una forma mista eosinofilo mastocitaria NARESMA (Non- Allergic Rhinitis Eosinophils and Mast cells). Dai più recenti dati della letteratura risulta che la frequenza tra le rinopatie allergiche e le forme non-allergiche sia percentualmente simile. La rinosinusopatia vasomotoria, allergica e non, risulta una patologia non grave ma che può incidere negativamente sulla qualità di vita: alterazione del ritmo del sonno e di conseguenza della resa lavorativa, possibile sviluppo di irritabilità con ripercussione sulle relazioni interpersonali e, nel bambino, facile riduzione della resa scolastica. Non bisogna dimenticare la stretta unità tra le alte e le basse vie respiratorie, quindi un’alterata attività nasale può ripercuotersi a livello bronchiale come per esempio nella patologia asmatica. Solo una diagnosi precoce ed un trattamento farmacologico adeguato può migliorare non solo la qualità di vita del paziente, ma impedire eventuali complicanze e, specie nei bambini, la diagnosi precoce può impedire possibili evoluzioni verso la poliposi e l’asma. 

Test olfattometrico
Il test è una metodica necessaria in tutti quei paziente che soffrono di un sospetto abbassamento della soglia olfattiva (iposmia) o addirittura che non sentono piu’ gli odori (anosmia). Tali condizioni si possono verificare in seguito ad un banale “raffreddore”, o in seguito ad incidente stradale con trauma cranico. Inoltre tutta la patologia ostruttiva delle fosse nasali può dare iposmia: poliposi nasale, rinite allergica, abuso di vasocostrittori e perfino l’uso di sostanza stupefacenti. Una diagnosi precoce permette un eventuale trattamento farmacologico tempestivo, pena una perdita definitiva del senso dell’olfatto.


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